martedì 22 febbraio 2011

Le Dolomiti, anche con la crisi, fanno turismo – Dai dati statistici 2010

Un quadro relativamente preoccupante, più per alcune zone che per altre e comunque rassicurante vista la crisi economica in corso, è quello dipinto dalle statistiche definitive sul turismo 2010 nelle Dolomiti. Gli arrivi sono stati 832.434, +7.979 sul 2009; le presenze scendono a 4.352.509, -84.972 sul 2009.
La provincia di Belluno mostra i suoi punti forti a Cortina con coda a Borca di Cadore. La conca ampezzana salva tutti con 13.078 arrivi in più rispetto al 2009. Aumentano anche le presenze con un +31.600.
In tendenza positiva, sul 2009, Falcade, Rocca Pietore e Marmolada, Pieve di Cadore, Sappada. Quest'ultima, a fronte di un lieve calo negli arrivi, -158, ha incrementato le presenze sul 2009 con +4.434. Perdono turismo Alleghe, Auronzo di Cadore, Zoldo Alto, San Vito di Cadore, Farra e Tambre d'Alpago.
Belluno capoluogo, nonostante l'aumento di arrivi, +2.292 sul 2009, perde 13.559 presenze.
Feltre città ha ancora segni negativi, con -337 arrivi e -9.662 presenze sul 2009. Va bene il Feltrino, con aumenti contenuti, ma tendenzialmente importanti, ad Arsiè, Vas, Santa Giustina, San Gregorio Nelle Alpi, Pedavena, Fonzaso. In controtendenza, solo Lamon, con –613 arrivi e -2.248 presenze sul 2009.
Come Ossrvatorio Turismo Asslib, dai nostri due indicatori quotidiani, i blog internet e i visitatori in Piazza Maggiore a Feltre, entrambi con numeri in crescita, deduciamo che le disparità provinciali sono frutto di carenze: informative sul territorio, di politica e promozione turistica delle Dolomiti nel loro complesso.

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